Dalla passione per il cioccolato, Adelia di Fant, ha fondato un laboratorio artigianale che si espande ben oltre i confini della nota città friulana del prosciutto. Rivenditori in forte aumento e un obiettivo: crescere ancora
Prendete un laboratorio artigianale di cioccolato, che si sviluppa da un negozio di distillati e ha sede in un borgo storico famoso per i prosciutti tipici. E’ una storia curiosa quella di Adelia Di Fant, imprenditrice friulana che una decina di anni fa a San Daniele del Friuli ha messo in piedi una ditta omonima con cui produce e commercializza i principali derivati del cacao. «Vengo da una famiglia che di professione operava nel campo dell’agroalimentare. E vendevo io stessa dai primi anni ’80 liquori e distillati tipici, quali grappe. La mia passione e il mio interesse si concentravano però sul cioccolato. Quando ebbi l’idea di utilizzare le grappe per fare una pralina speciale, decisi di trasformare questo sogno in realtà. Mi affidai a un maestro cioccolatiere e misi in piedi una nuova attività riconosciuta ufficialmente come artigianale nel 2007». Dopo i primi suggerimenti e approfondimenti con i professionisti del mestiere, la “Adelia Di Fant” comincia a camminare con le proprie gambe e a farsi apprezzare ben al di fuori dei confini di San Daniele. Merito anche della partecipazione alle fiere del settore, che la avvicinano a clienti e rivenditori. La ditta allarga il proprio catalogo a tavolette e creme nonché a vere e proprie creazioni, cresce nel contempo l’attività e vengono assunte nuove persone. Attualmente vi operano due dipendenti e un’apprendista, con la parte commerciale e progettuale saldamente nelle mani della titolare/fondatrice, fatturando circa 200mila euro all’anno.
Il prodotto artigianale e la passione che lo anima, si è detto, hanno contribuito al suo successo. Ricerca, inventiva e voglia di sperimentare sono pertanto fondamentali nel creare praline, bicchierini o creme spalmabili. «Ma molta cura ci dev’essere anche nell’aspetto dei prodotti oltre che nel gusto, che studiamo al dettaglio. Come pure per il packaging, che deve essere sempre studiato e adattato al singolo prodotto». Bisogna inoltre tenere conto della stagionalità, perché lo stesso cioccolato va per la maggiore nel periodo invernale. Per quel che riguarda la parte promozionale Di Fant dà molta importanza alle manifestazioni fieristiche e lo ribadisce in più occasioni. «Ti fanno conoscere nel resto d’Italia ma sono uno strumento di conoscenza per lo stesso produttore, perché gli permettono un confronto con altri “colleghi”». In loco un buon supporto promozionale viene, invece, dal fatto di essere insediata nel centro storico di un paese turistico come San Daniele. «Chi lo visita prima o poi incappa nella mia vetrina. Mi ha aiutato molto con alcuni stranieri di professione commercianti, principalmente da paesi di lingua tedesca, che rivendono le mie praline nei loro negozi. E sono, tra l’altro, tra i clienti più fedeli». Come pure aiutano internet e i social media, seppure nel suo caso in forma meno rilevante rispetto alle fiere. «Occorrerebbe molto più tempo, il sito è per esempio abbastanza essenziale. Lo seguo comunque direttamente io e attraverso di esso si possono fare tutte le operazioni di vendita».
Le sue prospettive si possono riassumere in due parole: crescere ancora. «Il numero dei nostri rivenditori aumenta in maniera costante. La speranza è perciò quella di aumentare l’attività, con tutto quello che ne consegue in termini di personale e di produzione cioccolatiera». Il primo passo sarebbe però quello di allargare gli spazi a disposizione. E qui la collocazione del laboratorio e del punto vendita, nella parte più storica di San Daniele, si trasforma da vantaggio in difficoltà di tipo logistico. «Purtroppo è più difficile da raggiungere, non a caso la maggior parte delle attività commerciali e professionali si svolge nella parte più moderna del paese». Per Open Factory hanno programmato un workshop attraverso cui si può assistere alla realizzazione di una pralina, in tutte le fasi preparatorie, con i visitatori che verranno suddivisi in piccoli gruppi. Lavoreranno in sinergia con l’Oca Bianca, l’altra ditta artigiana con sede nel territorio comunale che ha aderito all’iniziativa.